Il 20 agosto, McDonald’s ha annunciato un’iniziativa per rendere i suoi pasti più accessibili negli Stati Uniti, abbassando il prezzo dei suoi popolari menu combinati.
Dopo settimane di trattative, il colosso del fast food e i suoi franchise americani hanno raggiunto un accordo per ridurre il costo di otto menu, applicando uno sconto del 15% rispetto alla somma dei singoli prodotti, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. L’obiettivo è chiaro: recuperare l’immagine di catena economica e alla portata di tutti, in un contesto economico in cui sempre più clienti si lamentano dei prezzi in aumento.
McDonald’s è, dopotutto, il marchio di fast food più noto al mondo. I suoi iconici archi dorati sono presenti in 120 Paesi e territori, ma i prezzi dei suoi prodotti variano enormemente a seconda della regione. Costi di produzione, salari, inflazione e altri fattori incidono sul prezzo medio di un pasto.
In questa gallery, mettiamo a confronto il costo di un pasto standard (hamburger, patatine e bibita o equivalente) in 30 Paesi. I dati sono basati su Numbeo, il portale internazionale sul costo della vita. Tutti i prezzi sono convertiti in dollari statunitensi.
Sfoglia la gallery per scoprire dove conviene (e dove no) mangiare da McDonald’s nel mondo.