A causa delle difficoltà nel generare entrate per mantenersi a galla, 23andMe, la società che offre test del DNA fai da te, ha presentato istanza di fallimento, generando incertezza sul futuro del suo database genetico. Attualmente l'azienda è in possesso dei dati personali di circa 15 milioni di utenti.
Anne Wojcicki, cofondatrice e amministratore delegato di 23andMe, ha pubblicato un post su LinkedIn in cui dichiara di essersi ufficialmente dimessa, accennando anche alla sua intenzione di fare un'offerta per l'acquisto dell'azienda.
Secondo alcuni esperti, i dati sono molto importanti per molti accademici e scienziati che hanno collaborato con l'azienda e utilizzato le informazioni degli utenti a scopo di ricerca. Tuttavia, l'imminente vendita solleva preoccupazioni sulla privacy dei dati e ha portato a numerose richieste di salvaguardare i dati dei clienti. Per esempio, il procuratore generale della California Rob Bonta ha esortato gli utenti del suo Stato a considerare la possibilità che l'azienda cancelli i loro dati genetici e i campioni di materiale genetico dal database.
Ma cos'è esattamente un test del DNA a domicilio? Negli ultimi anni, i test del DNA a domicilio sono diventati molto popolari. Le persone li considerano un'opportunità per conoscere meglio se stessi in termini di legami familiari e possibili implicazioni per la salute. Tuttavia, se da un lato questi test possono essere molto utili, dall'altro è importante considerare l'etica che li circonda. Per esempio, avete mai pensato a dove vengono conservati i vostri dati o a chi può accedervi? Se la risposta è no, allora dovreste assolutamente farlo!
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