Giacarta, capitale dell’Indonesia, ha introdotto un divieto sulla vendita e il consumo di carne proveniente da animali considerati a rischio di trasmissione della rabbia, tra cui cani e gatti. Il regolamento, firmato il 24 novembre, arriva in risposta alla crescente preoccupazione pubblica per le epidemie di rabbia e alle richieste di maggiori tutele per il benessere animale nella capitale.
Le nuove norme riguardano sia i privati sia le imprese, vietando la vendita di animali vivi, carne cruda o lavorata e qualsiasi prodotto derivato da animali potenzialmente portatori di rabbia. Il divieto proibisce anche la macellazione di cani, gatti, scimmie, pipistrelli, zibetti e specie simili a scopo alimentare.
In molte culture del mondo, i cani sono amici fedeli e compagni preziosi. Ma in alcune parti del globo hanno un ruolo molto diverso… a tavola. Il consumo di carne di cane è fortemente criticato e mal visto nella maggior parte delle culture occidentali, ma in alcune aree è una pratica antica che risale a secoli fa. Proprio come il manzo o il pollo, la carne di cane può rappresentare un alimento tradizionale e, in alcuni casi, anche religioso.
Il consumo di carne di cane è più diffuso in Asia, dove ogni anno vengono uccisi fino a 30 milioni di cani per l’alimentazione umana. Ma il vasto continente non è l’unico luogo dove questa carne è considerata una prelibatezza. Curioso? Sfoglia questa gallery per scoprire in quali paesi la carne di cane continua a comparire sulle tavole di alcune persone.