I funzionari militari e dell'intelligence tedeschi hanno espresso il timore che la Russia stia gettando le basi per un conflitto su larga scala con la NATO entro la fine del decennio, secondo quanto riportato da European Pravda e Bild. Una valutazione congiunta dei servizi segreti federali tedeschi (BND) e della Bundeswehr avverte che Mosca percepisce sempre più l'Occidente come un “nemico sistemico” e sta ricostruendo le proprie forze armate per un confronto a lungo termine.
Mentre gran parte delle forze di terra russe vicino alla regione del Baltico rimangono impegnate in Ucraina, i funzionari tedeschi notano che la marina e l'aeronautica rimangono in stato di massima allerta. Le valutazioni dell'intelligence suggeriscono che, una volta terminata la guerra in Ucraina, queste forze potrebbero essere riposizionate per minacciare i confini orientali della NATO.
Il rapporto indica anche che il Presidente Vladimir Putin potrebbe cercare di mettere alla prova l'impegno della NATO ai sensi dell'articolo 5, sfidando la volontà dell'alleanza di rispondere a un attacco contro uno dei suoi Stati membri.
In effetti, le relazioni tra la NATO e la Russia sono in profonda crisi. La partnership, un tempo cordiale, tra l'Organizzazione del Trattato Nord Atlantico e la Federazione Russa è ai minimi storici dai tempi bui della Guerra Fredda. I leader della NATO ritengono che la Russia rappresenti una minaccia diretta per l'Alleanza, ma la loro condanna collettiva cade nel vuoto a Mosca.
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