Gli Stati Uniti hanno introdotto una nuova politica in materia di visti che impone ai turisti e ai viaggiatori d'affari provenienti dal Malawi e dallo Zambia di versare una cauzione di 15.000 dollari USA nell'ambito di un programma pilota della durata di 12 mesi volto a ridurre i casi di soggiorno irregolare. Secondo un avviso del Dipartimento di Stato pubblicato il 5 agosto, la politica potrebbe presto essere estesa ai viaggiatori provenienti da altri Paesi con alti tassi di soggiorno irregolare. La cauzione sarà rimborsata alla partenza.
La misura fa parte del più ampio programma del presidente Donald Trump per frenare l'immigrazione illegale durante il suo secondo mandato. Nel suo primo giorno di ritorno alla Casa Bianca, Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone ai funzionari consolari di imporre cauzioni a determinati richiedenti di visti non immigranti. La decisione riflette le continue preoccupazioni relative ai soggiorni prolungati, con i dati del Dipartimento della Sicurezza Interna che mostrano che il 14% dei visitatori provenienti dal Malawi e l'11% dallo Zambia non lasciano il Paese in tempo.
L'amministrazione giustifica la mossa come un mezzo per garantire il rispetto delle norme e migliorare gli standard di controllo. I funzionari suggeriscono che altri Paesi, come Haiti, Myanmar e Yemen, che registrano anch'essi alti tassi di soggiorno prolungato, potrebbero essere aggiunti al programma.
La nuova norma sui visti si aggiunge a una lunga lista di azioni esecutive controverse di Trump, tra cui la grazia concessa ai rivoltosi del 6 gennaio, il ritiro dall'Accordo di Parigi sul clima e gli sforzi per eliminare il pregiudizio “anti-americano” percepito nelle istituzioni federali.
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