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Spagna contro gli affitti brevi: cancellati 53.000 annunci

Le inserzioni non sono conformi alla normativa vigente

Spagna contro gli affitti brevi: cancellati 53.000 annunci
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StarsInsider
16/09/2025 09:50 ‧ 2 ore fa | StarsInsider

LIFESTYLE

Turismo

Il 14 settembre, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato la rimozione di 53.000 annunci da piattaforme di affitti brevi, come Airbnb, per mancato rispetto delle nuove regole entrate in vigore a luglio 2025. L’obiettivo è chiaro: riportare sul mercato residenziale migliaia di alloggi oggi riservati ai turisti, per offrire nuove soluzioni abitative a residenti e giovani, sempre più colpiti dalla crisi dei prezzi.

La stretta è scattata a seguito dell’introduzione del registro nazionale obbligatorio, attivo dal 1° luglio 2025. Senza registrazione, è vietato pubblicare annunci su siti di affitti brevi. Le piattaforme, dunque, sono state costrette a eliminare le inserzioni non in regola.

La regione più colpita è stata l’Andalusia, meta turistica per eccellenza, con oltre 15.000 annunci cancellati. Seguono le Isole Canarie e la Catalogna. La Spagna si conferma così in prima linea nella battaglia globale contro l’overtourism e i suoi effetti sul mercato immobiliare. Il cosiddetto “effetto Airbnb” preoccupa sempre di più: riduzione dell’offerta abitativa, aumento dei prezzi e snaturamento dei quartieri.

Nonostante le smentite della piattaforma, città di tutto il mondo stanno cercando di arginare l’impatto degli affitti a breve termine. Ma anche se Airbnb sta danneggiando il mercato e le comunità locali, misure come quella spagnola possono davvero fermare un colosso multimiliardario ormai radicato nel tessuto turistico globale?

Scoprilo nella gallery che segue.

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