Nel cuore della capitale rumena, svettante su Bucarest come un testimone silenzioso della storia, sorge il Palazzo del Parlamento. Non è solo un edificio, ma un monumento all'ossessione di un uomo per il potere e il controllo. Questa colossale struttura è il più grande edificio parlamentare del mondo e il secondo più grande edificio amministrativo dopo il Pentagono. Tuttavia, le sue origini sono tutt'altro che nobili.
Nato dalla megalomania dell'ultimo dittatore comunista della Romania, Nicolae Ceaușescu, il palazzo faceva parte di un audace piano per trasformare Bucarest in un'utopia socialista. Per costruirlo, interi quartieri furono rasi al suolo, migliaia di persone furono sfollate e le risorse del paese furono prosciugate.
Ancora oggi, l'edificio è un simbolo sia di oppressione che di progresso, di eccesso e di resistenza. Ma come è nato questo monumentale progetto? Quali sacrifici sono stati fatti per dargli vita e cosa rappresenta oggi? Scorri la galleria per scoprirlo.
Il sogno del dittatore: la storia controversa dietro il più grande Palazzo del Parlamento del mondo
Un edificio del potere davvero ambizioso
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