Il 6 ottobre, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di poter ricorrere all’Insurrection Act, una legge del 1807 che consente al presidente di impiegare l’esercito per operazioni di ordine pubblico civile, in determinate circostanze. Trump ha affermato che potrebbe invocare la legge se i tribunali o le autorità locali dovessero ostacolare il dispiegamento della Guardia Nazionale.
Secondo Trump, questa norma—utilizzata l’ultima volta durante le rivolte di Los Angeles del 1992—potrebbe applicarsi oggi in risposta alle proteste contro l’ICE (l’agenzia per l'immigrazione) in città come Portland, Los Angeles e Chicago, da lui definite come “atti di insurrezione”.
Tuttavia, il governatore dell’Illinois, JB Pritzker, ha accusato l’amministrazione Trump di aver lanciato gas lacrimogeni e proiettili urticanti contro manifestanti pacifici per “generare caos, paura e confusione” e creare così un pretesto per attivare la legge. In realtà, la normativa ha radici ancora più antiche: fu redatta per la prima volta nel 1792, in un’America ben diversa da quella di oggi.
Nel corso della storia, vari presidenti hanno fatto ricorso all’Insurrection Act, ma i critici sostengono che la legge sia eccessivamente vaga e obsoleta, e che necessiti di una riforma urgente per evitare abusi di potere.
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