Secondo i dati pubblicati dalla NASA, la percentuale di persone che vivono in aree soggette a inondazioni è aumentata dal 20% al 24% dal 2000 a oggi. Si tratta di un incremento dieci volte superiore rispetto a quanto previsto dai modelli precedenti. A causarlo è il cambiamento climatico, che alimenta piogge estreme, l'innalzamento del livello del mare e uragani sempre più violenti.
I cambiamenti di lungo termine nelle temperature e nei modelli meteorologici stanno rendendo gli eventi climatici estremi più frequenti e devastanti.
Oltre alla distruzione delle infrastrutture, le inondazioni possono portare con sé una serie di malattie infettive, come malaria, colera e polmonite. E queste condizioni mediche potenzialmente letali possono persistere anche dopo che le acque si sono ritirate.
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