Un recente studio suggerisce che il trattamento farmacologico nei pazienti a cui è stato appena diagnosticato l’ADHD può ridurre significativamente il rischio di abuso di sostanze, comportamenti autolesivi, incidenti stradali e attività criminali.
Secondo i ricercatori, questi comportamenti problematici sono spesso legati ai sintomi chiave del disturbo da deficit di attenzione e iperattività — in particolare impulsività e difficoltà di concentrazione. L’ADHD colpisce circa il 5% dei bambini e il 2,5% degli adulti a livello globale, con un numero di diagnosi in costante aumento.
Gli esperti spiegano che l’ADHD è una condizione neurologica che influisce su attenzione, autocontrollo e capacità organizzative, rendendo le attività quotidiane più complesse per chi ne è affetto. Sebbene sia un disturbo diffuso, è ancora spesso frainteso, e i falsi miti possono ostacolare una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato.
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