La Svizzera sta riportando in vita la sua vasta rete di bunker militari—molti dei quali inutilizzati dagli anni ’90—come risposta strategica all’aumento delle tensioni internazionali dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha riportato Euronews il 19 luglio.
Con circa 8.000 bunker sparsi sul territorio, alcuni risalenti al XIX secolo, l’esercito svizzero punta a trasformare queste strutture ereditate dalla Seconda guerra mondiale e dalla Guerra fredda in nuovi centri difensivi tecnologici.
Negli anni, molti di questi rifugi erano stati venduti o riconvertiti a usi civili: depositi di formaggio, gallerie d’arte, caveau per criptovalute. Ora, però, l’esercito ha bloccato la vendita dei bunker e lanciato un appello a start-up, aziende tech e ricercatori per reinventarli come “nodi difensivi difficili da colpire”, utilizzando soluzioni innovative e a basso costo. Lo ha spiegato il capo dell’esercito svizzero, Thomas Süssli.
La riconversione dei bunker non è un fenomeno esclusivamente svizzero. In tutto il mondo, queste strutture fortificate continuano a rappresentare rifugi cruciali contro attacchi missilistici, bombardamenti aerei e minacce moderne. Alcune sono state abbandonate, altre restaurate come simboli storici o trasformate in attrazioni turistiche uniche.
Scopri nella gallery l’affascinante mondo sotterraneo dei bunker, dove la storia incontra la difesa del futuro.