I turisti canadesi continuano a boicottare gli Stati Uniti come destinazione turistica, con un calo degli ingressi per il decimo mese consecutivo. Secondo i dati diffusi il 13 novembre da Statistics Canada, nel mese di ottobre i viaggi aerei sono diminuiti di quasi il 24%, mentre gli ingressi in auto sono calati del 30% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
I canadesi, che in precedenza rappresentavano il 25% degli arrivi internazionali negli Stati Uniti e generavano un fatturato economico di circa 20 miliardi di dollari, ora stanno boicottando il Paese. Le ragioni sono molteplici: ad esempio, gli Stati Uniti stanno attualmente imponendo una tariffa del 35% sui prodotti canadesi e il presidente Donald Trump ha ripetutamente offeso i canadesi affermando di voler rendere il Canada il 51° Stato.
Ma i turisti canadesi non sono gli unici viaggiatori che evitano gli Stati Uniti. Il settore aereo registra una tendenza alla cancellazione dei voli internazionali, rendendo gli esperti del settore preoccupati che un calo del turismo verso gli Stati Uniti possa avere un impatto sulla sua economia già instabile.
Tourism Economics attribuisce alla “retorica polarizzante” la responsabilità principale del fatto che l'industria turistica americana dovrebbe subire una perdita significativa nel 2025. Le proiezioni stimano che il settore dei viaggi subirà una perdita di oltre 60 miliardi di dollari.
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