Due importanti organizzazioni israeliane per i diritti umani — B’Tselem e Physicians for Human Rights Israel (PHRI) — hanno accusato il governo israeliano di genocidio contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. È la prima volta che gruppi interni a Israele formulano una simile accusa.
In un rapporto pubblicato il 28 luglio, B’Tselem sostiene che la conclusione deriva da un’analisi delle politiche israeliane a Gaza, dell’impatto delle operazioni militari e delle dichiarazioni pubbliche di alti funzionari israeliani.
PHRI ha diffuso un’analisi parallela, di tipo giuridico e medico, in cui denuncia la "distruzione deliberata del sistema sanitario di Gaza" come prova del crimine di genocidio.
Il governo israeliano ha respinto con fermezza le accuse. Il portavoce David Mencer ha dichiarato che Israele “respinge con forza questa affermazione”, sottolineando che gli aiuti umanitari continuano a entrare a Gaza. Il ministero degli Esteri ha bollato i rapporti come “politicamente motivati”, definendo le accuse di genocidio “oscene” e “prive di fondamento”. Secondo il governo, Israele colpisce Hamas, non i civili, adottando misure per limitarne i danni collaterali.
Anche le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno liquidato le accuse come “totalmente infondate”, ribadendo di facilitare la distribuzione degli aiuti in conformità con le direttive statali.
Il termine “genocidio” rappresenta uno dei crimini più gravi contro l’umanità. Non si tratta di un’esplosione improvvisa di violenza, ma di un processo sistematico, articolato in fasi ben riconoscibili.
Nel 1996, un professore statunitense elaborò per il Dipartimento di Stato un modello teorico in 10 fasi, oggi punto di riferimento negli studi sul genocidio. Comprendere queste fasi è fondamentale per capire come società ordinarie possano scivolare in forme di violenza estrema.
Sfogliate la gallery per scoprire quali sono le 10 fasi del genocidio.