Per decenni, l'"effetto Flynn" ci ha dato un motivo per sentirci un po' più intelligenti. Il nome deriva dal filosofo e ricercatore neozelandese James Flynn e descriveva il costante aumento dei punteggi di QI nel corso del XX secolo, suggerendo che ogni generazione superasse la precedente in termini di prestazioni cognitive. Una migliore alimentazione, istruzione e accesso alle informazioni sembravano potenziare le nostre capacità intellettive.
Ma con l'inizio del XXI secolo, la situazione si è complicata. Alcuni studi suggeriscono che i punteggi del QI si stiano stabilizzando o addirittura diminuendo in alcuni Paesi. Quindi, stiamo ancora diventando più intelligenti o l'effetto Flynn è stato una teoria temporanea piuttosto che una tendenza duratura? Clicca sulla galleria per scoprirlo.