Una nuova legge francese che consente il ritorno di un controverso pesticida ha scatenato un’ondata di proteste. Approvata l’8 luglio ma non ancora in vigore, la cosiddetta legge "Duplomb" reintroduce l’uso dell’acetamiprid, vietato in Francia dal 2018 per i suoi effetti nocivi su api ed ecosistemi. Il pesticida è ancora legale a livello europeo, ma il suo ritorno ha allarmato scienziati e ambientalisti.
La reazione dell’opinione pubblica è stata immediata: entro il 20 luglio, una petizione contro la legge ha superato il milione di firme, diventando la più sottoscritta nella storia del sito ufficiale del Parlamento francese. A lanciarla è stata Eleonore Pattery, 23 anni, studentessa magistrale, che ha definito il provvedimento “un’aberrazione scientifica, etica, ambientale e sanitaria”, denunciandone i rischi per la biodiversità e la sicurezza alimentare.
Il dibattito in Francia riflette una questione ben più ampia a livello globale. In un mondo sempre più orientato verso produzioni agricole intensive e dall’aspetto impeccabile, i pesticidi sono diventati la norma. Ma questa dipendenza crescente ha un prezzo alto: danni alla salute umana, contaminazione del suolo e delle acque, e impatti devastanti sugli ecosistemi.
Sfogliate la gallery per scoprire le regioni del mondo dove l’uso dei pesticidi è più alto e cosa questo comporta per il pianeta.