L’Ambasciata degli Stati Uniti in Brasile ha pubblicato un post sui social il 23 luglio, ispirato al celebre film E.T. l'extra-terrestre, invitando i brasiliani che risiedono illegalmente negli Stati Uniti a fare ritorno nel loro paese d'origine. L'immagine, che ritrae l’alieno in bicicletta con la luna sullo sfondo, recita la frase: "Anche E.T. sapeva quando era il momento di tornare a casa", accompagnata dall'invito a registrarsi su CBP One, un'app sviluppata dalla Customs and Border Protection (CBP) degli Stati Uniti per facilitare il rimpatrio volontario.
Al momento non è chiaro se il post abbia avuto alcun impatto. Questo è solo l'ultimo capitolo di una relazione tra i due paesi che attraversa uno dei momenti più tesi di sempre.
Infatti, il presidente USA Donald Trump ha minacciato di imporre tariffe doganali del 50% sul commercio con il Brasile a partire dal 1° agosto, in risposta a una crescente disputa tra Washington e Brasilia. In risposta, il presidente brasiliano, Lula da Silva, ha avvertito che eventuali nuove tariffe sarebbero state contrastate con misure reciproche. A complicare ulteriormente la situazione, il supporto di Trump all'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, attualmente sotto processo per aver cospirato contro l’insediamento di Lula nel 2023.
Con la data di agosto che si avvicina e senza segnali di risoluzione, quali sono le questioni in gioco e quanto è in gioco in questa guerra commerciale pubblica? Continua a leggere per capire meglio le ragioni dietro questo conflitto.