Londra, Ottawa e Canberra hanno annunciato il riconoscimento formale dello Stato di Palestina il 21 settembre, in quello che appare come un netto cambio di rotta da parte di tre storici alleati di Israele. Poche ore dopo, anche il Portogallo si è unito al gruppo, accentuando il peso politico della decisione.
La svolta arriva in un clima di crescente esasperazione internazionale per l’offensiva israeliana su Gaza e il perdurante stallo nei negoziati di pace. Il riconoscimento da parte di queste potenze occidentali rafforza la pressione globale su Israele, mentre si attende che anche Francia e altri Paesi seguano la stessa strada all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Oltre 140 Stati membri dell’ONU già riconoscono la Palestina come Stato sovrano, ma la mossa di Regno Unito, Canada e Australia ha un impatto particolare: si tratta di Paesi con forti legami storici e strategici con Israele, nonché membri influenti del G7. La decisione segna anche una crescente distanza dagli Stati Uniti, da sempre il più solido alleato di Israele, che continua a opporsi a ogni riconoscimento unilaterale.
Se Washington e Tel Aviv restano contrari, altri governi considerano il riconoscimento come un passo necessario per riattivare un processo di pace ormai paralizzato.
Ma quali sono i Paesi che hanno già riconosciuto la Palestina? E cosa comporta concretamente questo riconoscimento? Scoprilo nel nostro approfondimento.