Secondo un rapporto pubblicato il 30 giugno sulla rivista The Lancet, la decisione dell’ex presidente Donald Trump di tagliare i fondi all’agenzia USAID potrebbe provocare oltre 14 milioni di morti premature entro il 2030. Una stima drammatica che punta i riflettori sulle conseguenze globali di una delle scelte più controverse dell'amministrazione Trump in materia di politica estera.
A pagare il prezzo più alto, secondo i ricercatori, saranno i bambini, che rappresenterebbero circa un terzo delle vittime potenziali legate al venir meno degli aiuti sanitari e umanitari.
Già a marzo, l’allora segretario di Stato Marco Rubio aveva confermato che oltre l’80% dei programmi dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale erano stati cancellati. Un taglio netto, che rischia di compromettere la sopravvivenza di milioni di persone nei Paesi che da decenni fanno affidamento sul sostegno USA per servizi sanitari, campagne vaccinali, accesso all’acqua potabile e lotta alla malnutrizione.
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