Secondo un rapporto di Oxford Economics, il settore turistico statunitense si prepara a perdere circa 8,5 miliardi di dollari in spesa dei visitatori, complice il giro di vite sull'immigrazione che scoraggia sempre più viaggiatori internazionali. Controlli più severi e misure di sicurezza rafforzate stanno avendo un impatto tangibile sull’industria dei viaggi, con molti turisti che scelgono di evitare gli Stati Uniti.
Lo scenario è stato confermato il 21 maggio da Aran Ryan, direttore degli studi settoriali presso Tourism Economics, che ha anticipato un calo dell'8,7% negli arrivi internazionali entro la fine dell’anno.
Le recenti politiche dell’amministrazione Trump sembrano aver innescato un clima di preoccupazione tra i viaggiatori stranieri, al punto che le compagnie aeree registrano un aumento delle cancellazioni dei voli verso gli USA. Una tendenza che, secondo diversi esperti del settore, potrebbe aggravare ulteriormente la già fragile economia americana.
Tourism Economics punta il dito contro quella che definisce una “retorica polarizzante”, ritenuta una delle cause principali del previsto crollo del comparto. Le prime stime parlano di una perdita potenziale superiore ai 60 miliardi di dollari per il 2025, con i turisti stranieri sempre più orientati verso mete considerate più sicure.
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