VOGLIO CERCARE

Industria bellica in tilt: servono migliaia di tecnici

Le aziende della difesa sono alla disperata ricerca di personale qualificato

Industria bellica in tilt: servono migliaia di tecnici
Anterior Seguinte

© Reuters

StarsInsider
28/05/2025 09:50 ‧ 1 giorno fa | StarsInsider

LIFESTYLE

Conflitto globale

Le fabbriche d’armi in Europa stanno vivendo un momento di corsa alla produzione, ma paradossalmente non riescono a stare al passo: non per mancanza di commesse, ma di personale qualificato.

L’impennata della domanda è stata innescata dal piano da 896 miliardi di dollari “Readiness 2030”, presentato dalla Commissione Europea a marzo 2025. L’obiettivo? Rafforzare le capacità militari del continente in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. Il piano dovrebbe creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro nel settore della difesa. Tuttavia, oggi molte aziende non riescono a produrre a pieno regime per l’assenza di manodopera specializzata.

Le fabbriche del comparto sono alla disperata ricerca di personale e stanno reclutando da altri settori con bonus, incentivi, e persino programmi scolastici dedicati. La franco-tedesca KNDS, ad esempio, ha ampliato gli impianti e aumentato le assunzioni del 50%, mentre la ceca PBS Group ha fondato un proprio centro di formazione.

Ma il boom dell’industria bellica non si ferma alla sola Europa. In un’economia globale sempre più interconnessa, anche altri Paesi stanno traendo profitti dal conflitto tra Russia e Ucraina — sia sostenendo Mosca che Kiev.

Scorri la gallery per scoprire quali nazioni stanno guadagnando da una guerra che ha già provocato migliaia di morti e feriti.

CONDIVIDI L’ARTICOLO

CONSIGLIATO PER TE