Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di inviare le truppe federali a Baltimora, alimentando le tensioni con il governatore democratico del Maryland, Wes Moore. La dichiarazione è arrivata in risposta a un invito di Moore, che aveva proposto a Trump di partecipare a una camminata per la sicurezza nella comunità.
In un post sui social, Trump ha annunciato l’intenzione di “mandare le truppe” nella città del Maryland, replicando quanto già fatto in passato a Washington D.C. e Los Angeles. La mossa si inserisce nella più ampia strategia del presidente di dispiegare la Guardia Nazionale nelle città guidate dai Democratici.
Immediate le reazioni di condanna da parte dei leader del partito. Il governatore dell’Illinois, JB Pritzker, ha definito la minaccia di inviare truppe a Chicago un “abuso di potere”. Il capogruppo democratico alla Camera, Hakeem Jeffries, ha sottolineato come Trump non abbia l'autorità legale per schierare le forze militari in città come Baltimora, evidenziando che i tassi di criminalità sono in calo e che gli omicidi hanno toccato il livello più basso degli ultimi 50 anni.
Secondo un sondaggio condotto da Washington Post/Schar School, quasi l’80% dei residenti di Baltimora si oppone all’arrivo di truppe federali e della Guardia Nazionale.
Attualmente, circa 2.000 militari sono già schierati a Washington D.C., con l’ordine di usare le armi solo in caso di estrema necessità. Si stima che nei prossimi giorni possano essere mobilitati fino a 1.700 soldati in 19 Stati.
Ma cosa significa, storicamente, “mandare le truppe” nelle città americane? Sfoglia la gallery per scoprire i precedenti storici e le implicazioni legali e politiche di queste operazioni.